Lavorare in un coworking potrebbe essere una scelta determinante per il futuro del tuo business.
Arrivato dagli Stati Uniti a partire dai primi anni 2000, questo nuovo stile lavorativo sta prendendo piede in modo sempre più capillare anche nel nostro paese, diffondendosi prima a Milano e poi lentamente in tutta la penisola.
Ma che cosa significa davvero lavorare in un coworking?
In primo luogo, significa che si lavora insieme. Ma non necessariamente insieme ai propri colleghi, dipendenti della stessa azienda per la quale lavoriamo anche noi.
In un coworking, lavoratori provenienti da esperienze del tutto differenti condividono lo stesso spazio di lavoro e incrociano così le loro strade.
Il principio base del lavorare in un coworking è infatti quello per cui si affitta non un immobile, come accade per la locazione classica, ma una postazione di lavoro: una scrivania, in altre parole.
Tale postazione da ufficio può essere prenotata per un giorno, per più giorni o per un mese. Alcuni spazi coworking propongono ad esempio pacchetti che comprendono un certo numero di ingressi, ma ci si può accordare anche per un tempo più lungo.
Ci sono ovviamente delle regole da rispettare per quanto riguarda gli accessi, che solitamente hanno però orari molto liberi per adattarsi a qualunque preferenza.
Lavorare in un coworking significa quindi avere a disposizione una scrivania completa e pronta all’uso, per poterne prendere possesso immediatamente e sfruttare al massimo ogni momento.
Oltre a ciò, sono inclusi alcuni servizi che consentono al cliente di godere in tutto e per tutto dei vantaggi di un ufficio, senza alcun pensiero e a un costo molto vantaggioso.
I servizi disponibili sono indicati nel contratto di coworking che viene stipulato tra la struttura e il lavoratore: vi saranno riportati, inoltre, dettagli come i modi e i tempi in cui è possibile sfruttare la propria postazione, nonché i diritti e i doveri che spettano a entrambe le parti.
Che cosa può aspettarsi di trovare il lavoratore che scelga di lavorare in un coworking?
Ma dove guardare se si desidera lavorare in un coworking?
Navigando su internet sarà semplice risalire ai siti web dei diversi business center, che sono i principali fornitori di questo servizio. Si tratta molto spesso di edifici di pregio, ubicati in zone facilmente raggiungibili e dotati di un comodo parcheggio.
Ciò detto, quali sono i vantaggi effettivi di lavorare in un coworking?
In primo luogo, certamente il risparmio. Specialmente per lavoratori autonomi o giovani professionisti, un normale contratto di locazione risulta impegnativo e molto oneroso. Il coworking, al contrario è una soluzione economica e flessibile, che libera da costi e preoccupazioni.
Ma lavorare in un coworking è apprezzato anche per aspetti meno immediati ma fondamentali, che costituiscono il tratto distintivo di questo stile di lavoro.
Incontrare lavoratori provenienti da ambienti completamente diversi e condividere con loro la propria giornata lavorativa consente di creare legami inattesi e proficui.
Lavorare in un coworking consente di ampliare la propria rete di conoscenze in modo informale e con naturalezza, chiacchierando durante la pausa caffè, aiutandosi a vicenda in caso di difficoltà, scambiandosi contatti.
Nei coworking si riuniscono aziende, start up, freelancer, in modo fluido e dinamico.
Il networking è fondamentale per la crescita di un progetto d’impresa e lavorare in un coworking consente di incontrare potenziali partner inaspettati.
Allo stesso modo, lavorare gomito a gomito con altri favorisce lo scambio di idee e l’incontro di competenze e professionalità.
L’ambiente è vivace e dinamico: la creatività è stimolata dal contatto con gli altri e anche il nostro rendimento lavorativo migliora.
Lo scambio continuo rende più produttivi e consente di risolvere i problemi con più fantasia e ottenendo migliori risultati da tutti i punti di vista.
L’autonomia può essere una risorsa. Per alcuni, la libertà di scegliere i propri orari, il proprio stile lavorativo, essere i capi di se stessi, è fondamentale per potersi sentire davvero a proprio agio.
Lavorare in completa solitudine, però può diventare molto pesante a livello psicologico. Chi lavora da casa fatica a separare lavoro e vita privata, rischiando di diminuire la propria produttività o, al contrario, di non riuscire a staccare.
Lavorare in un coworking permette di mantenere la propria indipendenza, ma sentendosi parte di una community di lavoratori e professionisti attiva e vivace, che dà un senso di appartenenza.
Eventi e happening forniscono ulteriori occasioni di incontro e accrescono il senso di comunità.
Tutti questi vantaggi mostrano come lavorare in un coworking significhi in molti casi ampliare il proprio business. Si moltiplicano le occasioni di incontro, gli scambi proficui e si ha l’opportunità di far conoscere il proprio lavoro anche ad altri.
I costi contenuti consentono di concentrare tutti i guadagni sulla crescita del nostro business, senza troppe spese e troppi impegni, ma senza rinunciare a nulla.
La formula del coworking nasce negli Stati Uniti nel 2005 da Brad Neuberg. Letteralmente questa…
La formula del coworking nasce negli Stati Uniti nel 2005 da Brad Neuberg. Letteralmente questa…
La formula del coworking nasce negli Stati Uniti nel 2005 da Brad Neuberg. Letteralmente questa…
La formula del coworking nasce negli Stati Uniti nel 2005 da Brad Neuberg. Letteralmente questa…
La formula del coworking nasce negli Stati Uniti nel 2005 da Brad Neuberg. Letteralmente questa…
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