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Come scaricare l’affitto di casa e ufficio con la partita iva
In questo articolo vedremo insieme come scaricare l’affitto con la partita iva, scopriremo soprattutto se è sempre possibile e quali sono i casi in cui è possibile farlo.
Un libero professionista ha deciso di prendere in affitto un ufficio o una stanza all’interno di un Business Center specializzato, che mette a disposizione ambienti arredati e dotati di tutti i servizi necessari a lavorare in autonomia e professionalità. Ma quello che interessa sapere principalmente adesso, è in che modo è possibile scaricare i costi che si sostengono per adoperare l’ufficio o la stanza, che sia per due ore, per mesi interi o per un anno e più.
Ci sono alcuni fattori che possono incidere notevolmente su come scaricare l’affitto con la partita iva, ma è di certo indispensabile sapere se è effettivamente sempre fattibile poterlo fare.
Innanzitutto, se siamo liberi professionisti aderenti al regime forfettario, sappiamo benissimo che qualsiasi spesa effettuiamo per la nostra attività, compresa anche quella dedicata all’affitto di uno studio presso degli spazi di coworking, non ci consentirà di recuperare nessun tipo di costo sostenuto.
Se ci avvaliamo di partita iva da lavoratori autonomi o da imprenditori, gestita con il regime ordinario, le cose cambiano. Perché gran parte delle spese sostenute, dovute alla nostra attività, potranno essere deducibili, come anche i contratti d’affitto locazione, ovviamente non a uso abitativo.
Ma anche in questo ultimo caso, ci sono degli aspetti da verificare, in quanto i contratti che vengono stipulati dai Business Center, non sono contratti tradizionali di affitto bensì sono contratti di utilizzo di spazi e servizi. Inoltre è indispensabile capire il genere di immobile dedicato al Centro Uffici nel quale vogliamo prendere in affitto un ufficio per lavorare.
Di seguito scopriremo quindi il funzionamento e la procedura necessaria per sapere come scaricare l’affitto con la partita iva, scoprendo se è possibile anche per contratti di questo tipo, stipulati da business center specializzati.
Detrazione affitto partita iva: come funziona
Verifichiamo quindi il funzionamento dei contratti di utilizzo spazi e servizi stipulati presso i business center e come scaricare l’affitto con la partita iva a regime ordinario.
Nella maggior parte dei casi i centro uffici in coworking rientrano nella categoria di immobili ad uso strumentale, infatti ricordiamo che i business center, mettono a disposizione l’utilizzo di spazi di uffici, stanze, sale riunioni e tutti i servizi annessi al lavoro autonomo di un professionista. Tutto quello che serve per esercitare la propria professione è a portata di mano e viene messo a disposizione dal centro uffici. Lo mette in dotazione proprio a chi lo richiedere, per periodi di tempo piuttosto variabili e, come sappiamo, in modalità molto dinamica.
Tramite l’affitto presso un centro coworking, possiamo utilizzare quei beni dei quali non disponiamo personalmente, anche l’ufficio stesso per esempio, ma che possiamo usufruire per il lasso di tempo da noi desiderato.
Altresì ricordiamo che tra le spese che i liberi professionisti che dispongono di una partita iva a regime ordinario, possono scaricare o dedurre, c’è il costo relativo all’acquisto o all’affitto in locazione di un bene immobile strumentale. Che deve ovviamente risultare necessario allo svolgimento del proprio lavoro. Quindi magazzini, capannoni, negozi e uffici rientrano in questa categoria. Anche l’acquisto di beni mobili strumentali come per esempio computer, stampati e arredamenti per gli uffici, vengono scaricati tramite la partita iva, perché strumenti necessari per poter svolgere la propria attività.
Le spese dedicate a beni immobili che solitamente prevedono un durata piuttosto lunga di utilizzo, vengono recuperate al 100% tramite partita iva, grazie all’ammortamento sul costo. In vaso contrario si utilizza il recupero nella dichiarazione dei redditi.
Pertanto possiamo capire che è fattibile scaricare l’affitto con la partita iva anche solo usufruendo di uffici e servizi messi a disposizione dai business center, perché essi sono degli immobili strumentali e mettono a disposizione altrettanti beni strumentali, utili all’espletamento dell’attività di ogni professionista.
Come detrarre l’affitto con partita Iva: la procedura
Prima di capire meglio la procedura su come scaricare l’affitto con la partita iva, facciamo un breve riepilogo. Abbiamo visto che un business center dedicato al coworking è avvalorato come immobile di tipo strumentale. Allo stesso modo, grazie alla tipologia di contratto particolare di affitto di locazione della quale dispone, può mettere al servizio di professionisti altrettanti beni strumentali, quali il computer, la stampante, gli arredi e il mobilio vario per le stanze.
Di conseguenza, nonostante non ci sia un acquisto di immobile, nonostante non ci sia un affitto di lunga durata, esistono cmq dei beni strumentali acquistati sottoforma di servizio, necessari per adempiere alla propria attività, senza i quali non si potrebbe lavorare.
La procedura su come scaricare l’affitto con la partita iva nel caso di contratti stipulati nei business center, può essere quindi avviata grazie ai seguenti requisiti:
- il libero professionista o imprenditore deve avere una partita iva a regime ordinario;
- l’immobile del business center deve essere identificato come un bene strumentale, nello specifico a catasto deve risultare nella categoria A/10, dedicata all’uso ufficio;
- il contratto di locazione ovviamente deve essere destinato non ad uso abitativo;
- la deducibilità del 100% può essere recuperata in due modi. Tramite il canone di affitto o tramite un piano di ammortamento, nel caso di una continuità annuale dell’utilizzo dello spazio dedicato presso il business center.
Grazie alla possibilità di scaricare le spese sostenute per beni strumentali, ecco quindi come può scaricare l’affitto con la partita iva in modo agevole, grazie al recupero delle rate del canone di affitto tramite la dichiarazione dei redditi. Che nel caso di uffici presi in affitto dei business center, si potrebbe trattare di contratti stipulati anche per uno/due giorni a settimana per solo i primi sei mesi dell’anno. Nel caso di acquisti/affitti unitari di beni strumentali con costi inferiori ai 516,46 euro, è possibile invece scaricare con partita iva totalmente l’importo nello stesso anno di imposta in cui sono stati comprati/presi in affitto.
Nella situazione invece di contratti di affitto piuttosto lunghi come accordi che durano anche per più di qualche anno, può essere utile valutare la deducibilità delle spese sostenute, tramite i piani di ammortamento.
I piani di ammortamento hanno una durata e dei coefficienti da calcolare che va in base alle spese sostenute, in questo caso per l’affitto di spazi coworking presso il business center. Il vantaggio di scaricare l’affitto con la partita iva in questo modo, permette di poter abbassare il reddito imponibile annuale, potendo pagare poi meno tasse grazie alla deduzione della spesa sostenuta per il bene strumentale, quale ufficio in coworking, usato per il proprio lavoro.
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